06 Juni 2023

2a rassegna letteratura austriaca su TRieSTe e Litorale: discorsi, articoli, filmati.

 

Si è conclusa la seconda rassegna della letteratura austriaca contemporanea su TriesteTrstTriest e il Litorale.

Essa si è svolta venerdì 19 maggio 2023 presso la libreria Ubik con la partecipazione degli scrittori Günter Neuwirth (Sturm über Triest), Beppo Beyerl (Julius Kugy: Triest Triglav) e Wolfgang Salomon (Triest abseits der Pfade).

Sabato 20 maggio, gli incontri sono proseguiti al con le presentazioni degli scrittori Alexander Keppel (Der zweite Kontinent), Christan Klinger (Die Geister von Triest) e Kurt F. Strasser (Über die Grenzen nach Triest).

La moderazione delle serate, sapientemente condotte in tedesco e italiano, è stata effettuata da Paola Alessandra Alzetta, vicepresidentessa del Club Touristi Triestini.dalla scrittrice Christine Casapicola e dallo scrittore Christian Klinger.

Introduzione alle serate di Alessandro Sgambati (Club Touristi Triestini), di Luciano Santin (Circolo della Stampa), Riccardo Cepach (Museo sveviano), Walter Wratschko ed Eva Mayerthaler (Club Tre Popoli), Pierluigi Sabatti (Istituto di storia della resistenza e dell’età contemporanea del Friuli Venezia Giulia)

Il Club Touristi Triestini ringrazia per il patrocinio il Consolato onorario d’Austria, il Club Tre Popoli di Klagenfurt/Celovec, il Circolo della Stampa di TS, l’Associazione Biblioteca Austriaca di Udine, Kultuhaus Görz, il Forum austriaco di cultura di Milano, la Comunità evangelica luterana TS, Radio Capodistria, l’Associazione Italia-Austria e - soprattutto - Literar-Mechana per il sotegno materiale.

 


Trieste ha accolto con curiosità e partecipazione questo secondo evento che valorizza i collegamenti letterari con l'Austria. Sono state due serate di festa e di gioia. Sarà per noi un onore mantenere vivo questo legame, per la costruzione di una città aperta e per un'Europa di pace.


Raccogliamo in quest’unico post il materiale disponibile.


Buon pomeriggio, è un onore e un piacere, per il Circolo della Stampa di Trieste, essere al fianco del Club Touristi Triestini organizzatore di questa meritoria iniziativa.

Nelle nostre terre è stata fatta una sistematica opera di rimozione e cancellazione in merito ai vitali rapporti intercorsi tra la città e il suo retroterra mitteleuropeo, austriaco e non solo.

La storia locale, lo sappiamo, è stata fatta iniziare nel 1918.

Solo da poco si è iniziato a rimagliare il tessuto lacerato dalle guerre, dai nazionalismi, dalle contrapposizioni ideologiche.

E la cultura, alta o popolare, ha un suo spazio e un suo compito, in questo recupero.

Letterariamente Trieste si è sempre nutrita di Mitteleuropa e ha dato le migliori prove di sé in questo registro, anche esprimendosi in italiano.

Dunque la cultura qui deve ricordare il passato, però soprattutto guardare al domani.

Seguire l’elusiva, a volte inconsapevole, nostalgia di futuro, provata da tanti giovani che sono nipoti e pronipoti dei cittadini austriaci di un tempo.

La Rassegna che si apre oggi, giunta alla seconda edizione, dunque già appuntamento istituzionalizzato, ben si colloca in questa prospettiva. Grazie al CTT, agli scrittori austriaci che guardano a Trieste, agli intervenuti.

Luciano Santin

Presidente del Circolo della Stampa di Trieste


Cari amici, cari ospiti

vi invio un caloroso benvenuto e un affettuoso saluto. Unito a un grazie agli amici del Club Touristi Triestini i quali si prodigano in ottime iniziative che sottolineano la multiculturalità della nostra città e del nostro territorio: del Litorale, che è il termine geografico con il quale mi piace denominarlo.

La nostra identità culturale non esisterebbe se non ci fosse la presenza della cultura tedesca che insieme a quella slovena e italiana costituisce uno dei pilastri del nostro esserci.

Quindi conoscere questa cultura che per molte ragioni, non tutte commendevoli, è stata “oscurata” in questo nostro territorio, è veramente un impegno che fa onore ai Touristi Triestini e arricchisce la nostra città.

Non dimentichiamo che qui il Mediterraneo si insinua profondamente in Europa e che questo fatto geografico ha avuto ed ha conseguenze enormi perché qui si incontrano e si scontrano tre grandi civiltà, tre grandi religioni, esperienze che hanno fatto di questo Litorale Alto Adriatico un laboratorio geopolitico. Come ha scritto Lucio Caracciolo, già nel 2019 nella prefazione a due corposi volumi di storia militare italiana: “Non c’è niente da fare siamo e probabilmente resteremo sul rim (bordo) su quello strategico tra Occidente e Oriente, oltre che su quello culturale, migratorio e di sicurezza fra Settentrione e Meridione, ovvero fra Ordolandia e Caoslandia secondo la partizione del planisfero geopolitico proposta da Limes”.

E sapete qual è il punto di osservazione privilegiato per capire le sorti della nostra rimland? Trieste.

E, in questo tragico momento, è necessario fare appello proprio alle culture che qui si sono sviluppate per fronteggiare una crisi di cui non conosciamo gli sbocchi. Conoscere quello che pensano i nostri concittadini europei di lingua tedesca attraverso le loro opere è quindi fondamentale.

Grazie per questo magnifico lavoro.

Pierluigi Sabatti

Presidente dell’Istituto di storia della resistenza e dell’età contemporanea del Friuli Venezia Giulia


Trieste, 'porta del mondo'. Lo sguardo 'altro' di Keppel e Klinger

di Zeno Saracino

Sbrigati, sono la porta del mondo, ma solo la porta!” Ė solo uno dei tanti ritratti di una Trieste diversa eppure familiare emerso durante la seconda Rassegna della letteratura austriaca contemporanea su Trieste e il Litorale. Si è svolta infatti sabato 20 maggio, ore 18, la seconda giornata della Rassegna nell’ottocentesca cornice del Tergesteo, negli spazi della libreria Ubik.

La Rassegna - che mira a far conoscere romanzi di autori austriaci e tedeschi contemporanei ambientati a Trieste, eppure mai tradotti in Italia - è stata organizzata dal Club Touristi Triestini (CTT). La moderazione (e traduzione) della serata era affidata alle esperte Paola Alzetta e Christine Casapicola; presentava il presidente del CTT Alessandro Sgambati.

Il presidente del Circolo della Stampa Luciano Santin ha portato i saluti dell’associazione e del direttore della rivista Qualestoria dell’Istituto regionale per la storia della Resistenza e dell'Età contemporanea nel Friuli Venezia Giulia (Irsrec) Pierluigi Sabatti; congratulandosi per la Rassegna, Santin ha ricordato come “la cultura tedesca sia uno dei pilastri del nostro esserci, di Trieste”.

Qui a Trieste il Mediterraneo si insinua profondamente nell’Europa, perchè qui si incrociano religioni, nazioni e popoli” ha spiegato, riportando il discorso di Sabatti preparato nell’occasione. Citando Lucio Caracciolo, l'Italia è un “rim (bordo) strategico tra occidente e oriente” e “punto d'osservazione privilegiato di questo rimland è proprio Trieste”.


Il primo autore presentato è stato Alexander Keppel; classe 1982 (dunque tra gli autori più giovani della Rassegna) nasce a Berlino, ma col cuore vive a Vienna, dove si è trasferito dal 2015. Uno scrittore pertanto tedesco, ma trapiantato in Austria.

Der Zweite Kontinent’ (Il secondo continente) rientra appieno nel genere dell’ucronia storica; l’anno infatti è il 1968, ma l’Europa che si presenta al lettore è radicalmente diversa, quasi aliena negli sconvolgimenti storici immaginati dalla fervida immaginazione di Keppel.

I conflitti mondiali infatti non si sono mai verificati, l’impero austriaco è vivo & vegeto e Trieste, forte di 2 milioni di abitanti, è la seconda città più importante dopo Vienna. Il secondo continente è un riferimento all’Austrialia (con la I) qui scoperta dai marinai della Marina KuK e rapidamente colonizzata dai popoli del vecchio impero. Ritroviamo pertanto deserti come la Grande Pannonia e terre fertili quali la Nuova Istria. Il protagonista è un imperiale e regio alfiere di marina diretto verso il nuovo continente che, proprio in questa Trieste familiare, eppure diversissima, vive diverse disavventure connesse all’innamoramento per una cameriera slovena nata in AustrIalia.

Interrogato sulle sue origini berlinesi, Keppel ha confessato di “avere un rapporto molto conflittuale con l’Austria, vi sono forti differenze con la mia Berlino”. Infatti “niente può dividere come una lingua in comune”. I tedeschi spesso vedono Vienna come “una città trasfigurata, romanticizzata”. Infatti “il tedesco che viene in Austria ne rimane affascinato, specie da Vienna”; eppure “non è sempre un atteggiamento reciproco”.

C’è inoltre, nel romanzo di Keppel (inedito in lingua italiana e inglese), un antagonista, ovvero un’Unione pan-asiatica di stampo sovietico; una fusione tra la Russia-Cina che si presenta come il controcanto novecentesco dell’ottocentesca ambientazione mitteleuropea.

Keppel, essendo nato nella Berlino Est, ha osservato che “l’atteggiamento dell’ex URSS non è nuovo, esiste da tempo”, puntualizzando tuttavia come ciò sia slegato dal romanzo, redatto a fine 2021, quindi pre invasione dell’Ucraina.

Perchè tuttavia scegliere Trieste come protagonista di un'ambientazione così complessa, così ucronica? “Dal 2015, quando l’ho visitata per la prima volta, Trieste mi ha sempre affascinato”; infatti “è un luogo di transizione e di transito” che “trascende sé stessa, è la perfetta rampa di lancio per un progetto, per un viaggio”.

Tra le tante invenzioni del romanzo non manca l’arciduca Massimiliano d’Asburgo che sopravvive all’avventura in Messico, collaborando anzi con Benito Juarez con cui condivide la visione liberale e utopica. Come mai questo recupero di Massimiliano, ha interrogato la Alzetta. Ebbene, ha osservato Keppel, “Massimiliano rappresenta l’arroganza dell’Europa nei confronti del mondo” però “in qualche modo mi dispiace per lui”. L’idea di ‘salvare’ Massimiliano è giunta a Keppel visitando Miramar; “qui è più facile sognare, solo che alcuni sogni dovrebbero restare tali”.


Presenza invece familiare a molti, ormai a Trieste, quella dello scrittore austriaco Christian Klinger. Classe 1966, viennese doc, Klinger ha acquistato casa a Trieste nel 2017, suggellando così il legame con la città-porto. Giallista, menzionato nella rosa dei candidati all'Agatha Christie Crime Prize nel 2011, Klinger ha annunciato che uno dei suoi libri, ‘Die Liebenden von der Piazza Oberdan (Gli amanti di piazza Oberdan)’, verrà tradotto anche in italiano. L’appuntamento per la pubblicazione è quantomai significativa per un romanzo incentrato sulle dolorosissime vicende di Pino Robusti e Laura, deportato alla Risiera: il 25 aprile 2024.

Ma cosa lega Klinger a Trieste, a tal punto da scegliere di risiedervi diversi mesi all’anno? “Non è stato un amore a prima vista” ha confessato “dopo aver comprato l’appartamento, abbiamo iniziato ad esplorarla tra autunno e inverno”. Però è stato “un amore un po’ ruvido”, maturato nel tempo. Sotto il profilo familiare, ha accennato Klinger, “sono cresciuto con due nonne per le quali l’Austria-Ungheria era una realtà concreta”; pertanto sebbene “io mi consideri un democratico, non sono certo un monarchico”, pur tuttavia “sono interessato a questo legame di seicento anni di Trieste con l’Austria”.

I gialli di Klinger sono infatti ambientati in una Trieste alle soglie della Prima Guerra Mondiale; una delle prime storie, ad esempio, parte dal giorno prima dell’attentato a Sarajevo e si conclude nel luglio 1914, prima della chiamata alle armi per lo scoppio del conflitto; un’altra ancora è calata nel 1914 e termina a maggio 1915, prima della dichiarazione di guerra dell’Italia all’Austria. L’ultimo romanzo, dal titolo traducibile come “Gli spiriti di Trieste”, contiene inoltre “tante piccole leggende su Trieste” ad esempio sulla “Camera Rossa” dei gesuiti nella Chiesa di Santa Maria Maggiore.

Il protagonista dei gialli triestini di Klinger è un detective diverso dal solito; Gaetano Lamprecht è infatti un uomo muscoloso, votato all’azione, definito da Klinger scherzosamente “uno James Bond della Cacania”. Si muove, nelle sue investigazioni primo novecentesche tra Trieste e il Carso, con una bicicletta; un piccolo riflesso della passione di Klinger per la bici, ereditata a sua volta dal padre fanatico ciclista.

I prossimi gialli pongono Klinger di fronte a un dilemma non da poco; infatti dal 1914-15 il successivo romanzo giallo verrà ambientato nella Trieste passata all’Italia dopo il 1918. Un ambiente certo non facile per un protagonista austriaco quale Lamprecht, ha ammesso Klinger; continuerò a investigare, “ho trovato una soluzione” ha rassicurato lo scrittore.


I filmati:

Venerdì 19 maggio 2023

1. Saluti introduttivi: Luciano Santin, Circolo della Stampa:

https://youtu.be/o1FJIBSKwYs



2. Saluti introduttivi: Riccardo Cepach, Museo sveviano:

https://youtu.be/Vf9wjXrRu8Q


3. Saluti introduttivi: Walter Wratschko ed Eva Mayerthaler, Club Tre Popoli:

https://youtu.be/yE-g7JdAwRk

 

4. Günter Neuwirth: Sturm über Triest:

https://youtu.be/tEt3JQ-5C78

 

5. Wolfgang Salomon: Triest abseits der Pfade:

https://youtu.be/JeY4qPhQalU

 

6. Beppo Beyerl: Julius Kugy: Triest Triglav:

https://youtu.be/BkFYIEg1Ee4


7. Premiazioni e saluti 19.5.2023:

https://youtu.be/IM3k4hDzD1Q


Sabato 20 maggio 2023

8. Saluti introduttivi. Pierluigi Sabatti:

https://youtu.be/6eyCRIhjufs


9. Alexander Keppel: Der zweite Kontinent. 1:

https://youtu.be/mjrnD8oCgAg


10. Alexander Keppel. Der Zweite Kontinent. 2:

https://youtu.be/mMR0F8XItRo


11. Alexander Keppel. Der Zweite Kontinent. 3:

https://youtu.be/DeirurthJAA


12. Christian Klinger. Die Geister von Triest:

https://youtu.be/eTmGdf3rc28


13. Kurt F. Strasser. Über die Grenzen nach Triest. 1:

https://youtu.be/wrYN_8ROMPE


14. Kurt F. Strasser. Über die Grenzen nach Triest. 2:

https://youtu.be/t0GBVdWGaow


15. Premiazioni e saluti finali:

https://youtu.be/oQ_P3OOpqok

 












19 e 20.5.2023: seconda rassegna della letteratura austriaca contemporanea su TRieSTe e Litorale

 

Seconda rassegna della letteratura austriaca contemporanea su Trieste e il Litorale

che si terrà venerdì 19 e sabato 20 maggio 2023 alle ore 18:00, presso la libreria Ubik in Tergesteo, piazza della Borsa 15 TS.

La manifestazione si svolgerà in italiano e tedesco con traduzioni simultanee nelle due lingue.

Programma

Venerdì 19 maggio ore 18:00

Conduzione e traduzione dal tedesco all’italiano di Paola Alzetta; traduzione dall’italiano al tedesco di Christian Klinger.


1) Günter Neuwirth

nato nel 1966 a Vienna, insegna all’Università tecnica di Graz. Scrive romanzi dal 2008, soprattutto polizieschi.

Sturm über Triest / Tempesta su Trieste
Trieste 1907
L'architetto navale Gustav Lainer cade di notte sotto un treno merci. L'ispettore Bruno Zabini viene incaricato di indagare sulla misteriosa morte. Cosa ci faceva quell'uomo sui binari in piena tempesta di Scirocco"? Lainer lavorava nei cantieri navali della imperiale e regiaMarina militare, dove in questi giorni si costruivano le potenti corazzate della classe Radetzky. Quando Bruno trova i bagagli di Lainer in un nascondiglio, il sospetto di una fuga pianificata è evidente.
Poco dopo, il funzionario Leopold von Baumberg chiede a Bruno informazioni sullo stato delle indagini. L'ispettore sa che Baumberg è in realtà il capo dei servizi segreti austro-ungarici nella città sull'Adriatico. Insospettito, Bruno inizia a indagare per conto suo.
Si profila un affare di Stato? Perché diverse persone scompaiono senza lasciare traccia in poco tempo? Che ruolo ha la misteriosa contessa russa Olenina? Il freddo vento di Bora autunnale raggiunge Trieste e Bruno si ritrova inaspettatamente nel mezzo di una guerra di agenti assassini.
Nubi oscure sull'Adriatico! Nei cantieri navali di Trieste, nel periodo d'oro dell'armamento navale europeo, non si costruiscono solo eleganti piroscafi ...
Il romanzo Tempesta su Trieste è la terza parte della serie sull'ispettore Bruno Zabini (segue Dampfer ab Triest /Il vapore da Trieste e Cafè in Triest / Caffè a Trieste). Nei romanzi storici che hanno come protagonisti Bruno Zabini, Luise Dorothea Freifrau von Callenhoff, Emilio Pittoni e Fedora Cherini, rivive il fascino della pulsante città portuale di Trieste. L'eleganza poliglotta, le avventure sensuali e l'alba di nuovi tempi affascinanti diventano palpabili, formando così un netto contrasto con le convenzioni ristrette, le concezioni morali patriarcali e il militarismo brutale dell'epoca.
La suspense è assicurata, perché se si vuole si possono leggere i romanzi anche come gialli. L'ispettore Zabini è affascinato dalla scienza e dalla tecnologia. Allievo di Hans Gross (1847-1915), l'inventore della moderna criminologia, svolge il suo lavoro di criminologo con precisione scientifica.
La vita privata di Bruno è piuttosto complessa: in qualità di Ispettore di prima classe dell'Istituto Imperiale e Reale degli Agenti di Polizia, intrattiene relazioni con due donne sposate…

Va citato anche il suo “Der blinde Spiegel. 1919 Oesterreich-Ungarn gewinnt den Krieg” “Lo specchio cieco. 1919: l’Austria-Ungheria ha vinto la guerra” 468 pagine; analogie ucroniche con Keppel Der zweite Kontinent.


2) Beppo Beyerl

nato a Vienna nel 1955. Ha scritto numerosi libri su Vienna, la Bassa Austria e la Mitteleuropa.

Ha tre patrie: Vienna la Boemia/Cechia meridionale, e il Carso.

Ci parlerà de suo libro Julius Kugy Triest Triglav (socio onorario del CTT) e del romanzo Mord im Lainzer Tiergarten / Assassinio nello zoo di Lainz, ambientato anche nelle Trieste e Pirano del primo dopoguerra.

Tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta Beppo Beyerl trascorreva una buona parte del suo tempo libero ad esplorare le Alpi Giulie con i suoi amici di gioventù. Il frequente imbattersi nel nome di Julius Kugy ha risvegliato il suo interesse perché l’alpinista litoraneo si muoveva all'incrocio di tre culture: italiana, slovena e austriaca. Secondo Beyerl, Kugy non è un grande letterato e non si sarebbe definito tale. Ma ha scritto testi che descrivono molto bene la vita quotidiana della Trieste di allora, in particolare gli avvenimenti della casa commerciale del padre. Inoltre riporta i dettagli delle sue spedizioni - ha intrapreso anche ascensioni notturne - che danno un'ottima visione dell'alpinismo di quei tempi.



3) Wolfgang Salomon

Nato a Vienna nel 1967, una personalità che vuole produrre un'atmosfera di benessere in ambito culinario, musicale e culturale. Da un decennio prepara per i suoi ospiti menù personalizzati nel suo ristorante.
Triest abseits der Pfade /Trieste fuori dalle vie principali.
Una passeggiata in città al di fuori dei percorsi turistici più battuti permette di scoprire bellezze nascoste, di tipo culturale e soprattutto culinario, anche in luoghi che non sono presenti nelle guide turistiche.


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Sabato 20 maggio ore 18:00

Conduzione e traduzione dal tedesco all’italiano di Paola Alzetta; traduzione dall’italiano al tedesco di Christine Casapicola.


4) Alexander Keppel

Nato a Berlino nel 1982. Ha studiato design della comunicazione e belle arti a Potsdam e Poznan. Vive a Vienna dal 2015. Gestisce il blog "Der Luftraum" su derstandard.at.

Der Zweite Kontinent“/ Il secondo continente

Nel 1968 l’Austria-Ungheria è una monarchia euro-pacifica, le guerre mondiali non si sono mai verificate. Trieste ha due milioni di abitanti, è fiorente porto dell’impero, ricca di collegamenti con ogni parte del globo, soprattutto con l’Austrialia, il “secondo continente”, scoperto da marinai austriaci (non da J. Cook, come ci si voleva far credere!). Laggiù si estendono grandi piane desertiche come la Grande Pannonia e terre da sfruttare cone la Nuova Istria. La cultura aborigena sarà oggetto delle ricerche scientifiche del protagonista, Felix von Tóth, imperiale e regio alfiere di Marina che passa alcuni giorni a Trieste dove si innamora della giovane cameriera slovena Lora, nata in Austrialia.

Del resto, è solo questione di tempo, Trieste diventerà la capitale dell’impero perché grazie alla sua posizione aperta sul mondo ha surclassato Vienna.

E se volete conoscere la vera storia di Andrej Varhola o di Adolf Hiedler e appredere del ritorno di Massimiliano dal Messico, della sua amicizia epistolare con Benito Juarez e dell’istituzione dell’Accademia di Marina a Miramar, non vi resta che tuffarvi in questo strabiliante romanzo.

Presto! L’aeromobile Concordia vi aspetta all’areoporto di Falkenberg…

 

5) Kurt F. Strasser

Letterato, scrittore, filosofo vive a Salisburgo ma ha insegnato all’Università di TS, città nella quale abita saltuariamente.
Über die Grenzen nach Triest. Wanderungen zwischen Karnischen Alpen und Adriatischem Meer“/"Attraverso i confini fino a Trieste. Escursioni tra le Alpi Carniche e il Mare Adriatico". 1999.
Trieste è la meta del viaggio attraverso le Caravanche, la Val Canale, le cime delle Alpi Giulie slovene, Aquileia, Cervignano e Gorizia fino a Trieste. In questo viaggio si attraversano costantemente confini: linguistici, storici, paesaggistici, politici.

Il cammino di Franz Grillparzer portava da Vienna a Trieste. La sua esclamazione di estasi e sollievo di fronte al mare avvenne dopo una notte e due giorni di viaggio. Anche in questo libro Trieste è la meta del viaggio, anche se la vecchia città portuale viene raggiunta solo dopo una serie di soste. Gli autori attraversano le Caravanche, esplorano la Val Canale, poco frequentata dai viaggiatori di passaggio, scalano le cime delle Alpi Giulie, fanno una deviazione nella dimenticata Val di Resia, si addentrano nella vicina Slovenia, interrompono il viaggio ad Aquileia, Cervignano e Gorizia e infine arrivano a Trieste, la cui storia ambivalente degli ultimi 100 anni si riflette nella sua vita quotidiana. In questo viaggio, si muovono costantemente attraverso i confini - confini linguistici, storici, paesaggistici, politici. E imparano che né le lingue, né la storia, né i paesaggi e certamente non la politica sono stati in grado di stabilire confini permanenti tra le persone. L'escursione dalle Caravanche al Mare Adriatico diventa un viaggio dall'inizio della storia ai giorni nostri.



6) Christian Klinger

Nato a Vienna nel 1966. Ha studiato giurisprudenza. Seconda casa a Trieste dal 2017. Numerosi romanzi gialli e contributi ad antologie, ha ricevuto il Luitpolt-Stern-Förderungspreis ed è stato nella rosa dei candidati all'Agatha Christie Crime Prize (2011).

Il suo prossimo romanzo Die Geister von Triest / Gli spiriti di Trieste uscirà in autunno.


Presenti ma non presentano nuovi libri:

Christine Casapicola

moderatrice dall’italiano al tedesco sabato 20 maggio

nata a Linz nel 1962. Ha studiato economia presso l’Università d’Economia e Commercio di Vienna; di professione commercialista e revisore dei conti. Vive a Vienna e possiede una seconda casa a Cormons.Ha cominciato a scrivere nel 2010. Il tema principale delle sue opere è la storia del Litorale.

Nächstes Jahr im Küstenland” (L’anno prossimo nel Litorale)

Irgendwann im Küstenland”, (Una volta nel Litorale)

Wiedersehen im Küstenland”, (Arrivederci nel Litorale)


Hans Kitzmüller

Ospite tra il pubblico sabato 20 maggio.

Nato nel 1945 a Brazzano di Cormons, Germanista, traduttore e pubblicista, è autore di alcune monografie sulla cultura tedesca a Gorizia, sulla poetessa austriaca Christine Levant, Braitan, 1996, e su Peter Handke, Bollate Boringhieri, 2001. Ha tradotto e curato una riedizione dei Ricordi goriziani di Anton Mailly e per il volume Nora Gregor. L'imperfezione della bellezza, Kinoatelje, 2005, ha ricostruito in un ampio saggio la vita di Nora Gregor, nota attrice del Burgtheater di Vienna negli anni Trenta.

Ha esordito nel 1999, come narratore, con il fortunato romanzo Viaggio alle Incoronate Nel 2003 è apparso per la Lint di Trieste Arcipelago del vento, diario di un viaggio in barca a vela lungo le coste della Dalmazia. Alle Isole Marchesi nasce da un lungo viaggio in Oceania intrapreso nell'inverno 2003-2004. La casa delle Viennesi.

22 März 2023

Der zweite Kontinent

 

https://www.drava.at/buch/der-zweite-kontinent/

Nicht britische Seefahrer unter James Cook, sondern habsburgische Marineure haben im ausgehenden 18. Jahrhundert die Terra Australis entdeckt. Österreich ist heute, im Mai 1968, eine euro-pazifische Monarchie. Die Welt steht im Zenit einer noch ungebrochenen Moderne; die Weltkriege fanden nicht statt.

Nach einer schlecht verwundenen Trennung gelangt der Kunsthistoriker Felix von Tóth als Mitglied einer Forschungsexpedition zunächst von Wien nach Triest. Den jungen Adligen aus abgestiegenem Hause hält nun nichts mehr in Europa. Er projiziert seine Hoffnungen stattdessen auf einen Neuanfang am Zweiten Kontinent. Während des dreitägigen Transits an der Adria begegnet er jedoch Lora und verliebt sich in die unkonventionelle Überseeische. Kurz vor seiner Abreise steht ihre Begegnung – wie auch die Zukunft von Austrialia – unter keinem guten Stern …

»Der Zweite Kontinent« behandelt Geschichte nicht als Friedhof der Zeit, sondern als einen Fundus an Fakten und Figuren, der auferweckt und neu arrangiert werden kann. Ereignisse lösen sich aus ihrer historischen Verankerung und fügen sich zu einer utopisch-flimmernden Parallelwelt, in der für einen Augenblick auch die Liebe möglich scheint. Ein Roman wie eine satirische Parabel auf unsere postfaktische Informationsgesellschaft; ein gewagtes Debüt, das die Dinge zum Tanzen bringt.

Alexander Keppel, geboren 1982 in Berlin. Studierte Kommunikationsdesign und Freie Kunst in Potsdam und Posen. Lebt seit 2015 in Wien. Betreibt den Blog »Der Luftraum« auf derstandard.at.

16 Januar 2023

Zwischen drei Kulturen: Musik und Nationalitätsbildung in Triest


 https://www.hollitzer.at/buch/zwischen-drei-kulturen-musik-und-nationalitaetsbildung-in-triest

 Musik fungiert auf vielfältige Weise als Medium des Gedächtnisses. Wie vom Einzelnen die eigene Lebensgeschichte zu betreffenden Musikstücken assoziiert wird, besitzen auch Gemeinschaften spezielle Stücke zur Markierung von Ereignissen, von Anlässen. Vor allem seit dem 19. Jahrhundert ist diese Setzung von Gedächtnisorten eine für die Stiftung kultureller Identität wesentliche Funktion städtischen Musiklebens und auch der (musik)historische Blick zurück diente üblicherweise diesem Zweck. Dies gilt auch für Triest, die von einer sozial, ethnisch und religiös besonders vielfältig zusammengesetzten Bevölkerung geprägte Hafenstadt.
Im Unterschied dazu bilden musikgeschichtliche Texte nicht die Basis, sondern den Ausgangspunkt einer Untersuchung, deren Ziel es ist, die Wechselwirkungen der unterschiedlichen Kommunikationsräume dieser Stadt zu erfassen. Anhand je eines historisch gesehen repräsentativen Raumes (Verdi und das „Teatro Communale“, der „Narodni dom“ und der „Schiller-Verein“) und seiner Darstellung in Bezug auf Entstehung, auf symbolische Aufladung und nachfolgende Wirkungsweise, wird das Musikleben der Stadt erstmals in einer Zusammenschau der drei vertretenen Sprachgruppen – italienisch, slowenisch und deutsch – dargestellt und so ein exemplarischer Fall für das Entstehen neuer Raumvorstellungen (imagined communities) sowie ein vertieftes Verständnis zentraler Prozesse des nation building im ausgehenden 19. und beginnenden 20. Jahrhundert gewonnen.

08 Dezember 2022

Arigato

 

https://www.omvs.at/buch/arigato/

Preis des Kärntner Schriftstellerverbandes für neue Literatur 2018
Stipedium Literatur:im:süden der Stadt Villach 2019
Literaturstipendium der Stadt Graz 2019

Vera wünscht sich ein Haus aus Papier. Ein Zuhause auf biegsamen Stäben, das nicht einstürzen kann. Ihre Familie ist nach dem großen Erdbeben in Friaul 1976 obdachlos geworden und Vera wird nach Villach geschickt, zu Tante Rosa und Onkel Hans. Die beiden sind bereits 1940 vom Kanaltal nach Kärnten ausgewandert. Während die Tante mit Vera eine liebevolle Allianz eingeht, dem Mädchen einen heiß ersehnten Kimono schneidert und sie nach Alpträumen tröstet, zeigt Onkel Hans seine Abneigung gegen die „halbe Italienerin“. Bei jeder Gelegenheit erteilt der ordnungsfanatische Mann mit dem hinaufgeschorenen Haar „Geschichtsunterricht“ und wettert gegen die „feigen Italiener“, die „Verräter“ südlich der Grenze. Vera schützt sich und flüchtet: in ihre Fantasien, in die faszinierende Sphäre des Japanischen und in die Liebschaft mit Hannes, der als langhaariger Sympathisant der Linken so gar nicht den Vorlieben des Onkels entspricht. Und dann bebt es wieder, diesmal in Veras Kopf: Bei einem Besuch im Kanaltal entdeckt sie ein gut gehütetes Familiengeheimnis. Erneut muss das Mädchen die Erfahrung machen, dass das unumstößlich Geglaubte zerbricht und verloren ist. Ein weiteres Mal gerät Veras fragiles Lebensgebilde aus den Fugen. „Arigato“ ist ein poetischer und bildstarker Roman über die Schatten der Geschichte im Alpe-Adria-Raum und über seelische Widerstandskräfte mitten im Chaos.

10 November 2022

Trieste centrale

 


Trieste Centrale ist eine kleine Nebenfrucht des großen Winterberg Romans von 2019. In der Zählung des Autors: Winterberg IV. Der uns aus dem Roman vertraute Herr Winterberg reist hier von Westberlin nach Triest. Er will seiner Frau eine Freude machen. Noch steht der Eiserne Vorhang fest in den europäischen Landschaften. Aber so etwas kann einen Winterberg nicht aus der Ruhe bringen. Er reist selbstverständlich mit der Eisenbahn. Denn die Eisenbahn überwindet alles: Die Alpen, die Grenzen, nur nicht den Tod.

Jaroslav Rudiš: Trieste Centrale. Leipzig: kreuzer books 2022. 12,80 € Bestellungen bitte direkt an den Verlag: kreuzerbooks c/o KREUZER Medien GmbH, Kreuzstraße 12, 04103 Leipzig oder vertrieb@kreuzerbooks.de.

Von diesem Titel erscheint zudem eine fein gebundene, mit edlen Materialien hergestellte Vorzugsausgabe, die auf  50 Exemplare limitiert ist. Von Hand signiert vom Autor und mit einer Originalgrafik von Halina Kirschner. Zwanzig römisch numerierte Exemplare davon sind für Autor, Illustratorin und Verlag bestimmt, dreißig arabisch nummerierte Exemplare gelangen zum Preis von 98€ zum Verkauf.

Jaroslav Rudiš, geboren am 8. Juni 1972 in Turnov/Turnau im Böhmischen Paradies, studierte in Liberec/Reichenberg, Prag und Zürich Germanistik, Geschichte und Journalistik. Er lebt als freier Autor in Berlin und Lomnice nach Popelkou/Lomnitz an der Popelka. Sein Werk umfasst mehrere Romane und Bühnenstücke und wurde mit zahlreichen Literaturpreisen und Ehrungen gewürdigt. Im Oktober 2021 erhielt er von Frank-Walter Steinmeier das Bundesverdienstkreuz für Verdienste bei der Aussöhnung des tschechischen und deutschen Volkes. Zuletzt erschienen von ihm „Winterbergs letzte Reise“ (Luchterhand 2019) und die „Gebrauchsanweisung fürs Zugreisen“ (Piper 2021). 

Halina Kirschner, geboren am 8. Juni 1982 in Leipzig, studierte Illustration und Grafikdesign Leipzig an der Hochschule für Grafik und Buchkunst in Leipzig und in Strasbourg. Sie gestaltet Bücher, Plakate, Programmhefte und vieles mehr. Außerdem leitet Halina Kirschner Kunstkurse und Projekte für Kinder in der Grafikdruckwerkstatt im WERK 2, der Kulturfabrik Leipzig. Zu ihren schönsten Illustrationen zählen „Die Grasharfe“ von Truman Capote, erschienen bei der Büchergilde 2011, „Trecker kommt mit“ (Bairisch 2017) und „Das ist das Bauhaus!“ (Verlag E.A. Seemann, 2019), die beiden letztgenannten Titel wurden jeweils als eines der „Schönsten Deutschen Bücher“ ausgezeichnet.

 http://kreuzerbooks.de/jaroslav-rudis-trieste-centrale/

07 August 2022

Triest

 

https://www.styriabooks.at/triest

 ISBN 978-3-99040-166-8

Wie kaum eine andere Stadt Italiens erlebt Triest, seit Jahrhunderten ein Brennpunkt der Geschichte und Schnittpunkt italienischer, österreichischer, slowenischer, jüdischer und griechischer Kultur, derzeit einen neuen Frühling. Seit der Öffnung der Grenzen zu seinen Nachbarn im Osten weht in der alten Hafenstadt, die ihre erste Blütezeit in der k. u. k. Monarchie erlebte und viel zu lange in einem vergessenen Winkel Italiens dahindämmerte, ein frischer Wind. Auf den Besucher wartet ein umfassendes kulturelles Angebot, daneben gilt Triest immer mehr als schicke Einkaufsstadt. Dabei geht es nicht nur um Mode und Accessoires, sondern auch um Antiquitäten und kulinarische Genüsse aus der Region.
Der Stadtführer, der die Triestiner Riviera, den Karst und seine idyllischen Dörfer und das venezianisch geprägte Fischerstädtchen Muggia miteinschließt, ist auf Erkundungen zu Fuß und mit den bestens funktionierenden öffentlichen Verkehrsmitteln angelegt. Und bei aller „modernen“ Hektik hat sich Triest viel von der alten Gemütlichkeit bewahrt - in einem der vielen Buchläden,
in den Kaffeehäusern oder in den urigen Weinschänken des Karsts.

Heinz Tomek, geboren und aufgewachsen in Wien, war über drei Jahrzehnte bei der Austria Presse Agentur (APA) tätig. Autor zahlreicher Reiseführer über Sizilien, Neapel, Apulien, Elba, Gardasee, Prag, Tschechien und Wien, meist gemeinsam mit seiner Frau Eva Gründel. Seit frühester Jugend Italien-Fan, lebt er in Wien und auf Sizilien.

2a rassegna letteratura austriaca su TRieSTe e Litorale: discorsi, articoli, filmati.

  Si è conclusa la seconda rassegna della letteratura austriaca contemporanea su TriesteTrstTriest e il Litorale. Essa si è sv...